Arrivano incentivi per la sharing mobility green, accolta proposta OSM

In arrivo finanziamenti per promuovere i servizi di sharing mobility, soprattutto elettrici e muscolari complementari al trasporto pubblico. Si tratta di circa 15 milioni per il 2022 e oltre 15 milioni per il 2023 e 2024.

È stato pubblicato l’ultimo documento esplicativo del Decreto interministeriale che stabilisce la ripartizione delle risorse a favore delle Regioni.

La proposta di incentivare con un finanziamento pubblico i servizi di sharing mobility era stata avanzata dall’Osservatorio Sharing Mobility e presentata al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti durante la V Conferenza Nazionale sulla base di una analisi sugli strumenti ammnistrativi adottati dagli enti locali per istituire dei servizi di sharing.

Il principio dell’utilizzo dei fondi destinati al Tpl per servizi di sharing è effettivamente una grande novità: da una parte si sancisce il principio che la mobilità condivisa deve essere vista come un ventaglio di soluzioni integrate tra loro, anche dal punto di vista della governance, dall’altro si prende atto che un eventuale contributo pubblico per il sostegno dei servizi debba essere principalmente rivolto alla sua gestione operativa. L’altro aspetto estremamente significativo è che questi fondi sono a carattere nazionale e riguardano tutto il territorio italiano (ad eccezione delle Regioni a Statuto speciale).

I progetti che verranno finanziati oltre a riguardate servizi di sharing green, station based e free floating riguarderanno anche servizi di carpooling quale misura di mobility management aziendale; servizi di Demand Responsive Transit; altri servizi complementari e incentivanti rispetto ai servizi di mobilità condivisa e innovativa.

Documento esplicativo disponibile al seguente link