19 Giu Emilia-Romagna: decolla la sinergia fra trasporto pubblico e trasporto condiviso
La Regione Emilia-Romagna è in prima linea nel promuovere una mobilità sostenibile e integrata, grazie anche alla nuova strategia adottata dall’azienda di trasporto pubblico Tper (Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna). Negli ultimi mesi quest’ultima ha annunciato una serie di azioni per potenziare la sinergia tra trasporto pubblico e trasporto a domanda, offrendo nuove soluzioni di car sharing, scooter sharing e bike sharing.
Già dall’anno scorso Corrente, il car sharing 100% elettrico di Tper, che già vanta 82.000 utenti, ha visto nel 2023 un’estensione del servizio con l’introduzione degli scooter elettrici nella città di Bologna, ampliando e diversificando così l’offerta di mobilità condivisa.
In occasione del quinto anniversario di Corrente è stato poi realizzato un interessante rilancio: l’azienda prevede di sostituire l’intera flotta di auto, entro la fine del 2024, con 320 nuove vetture elettriche a firma Volvo, rafforzando l’impegno di Tper verso una mobilità più sostenibile, sicura e di qualità.
Con l’obiettivo di facilitare la transizione verso forme di trasporto più sostenibili, Tper ha previsto per tutto il 2024 una strategia di incentivazione per incrementare l’uso dei servizi di sharing mobility: i primi 41 minuti di ogni noleggio di auto o scooter sono gratuiti per i titolari di abbonamenti mensili o annuali al TPL. Questa offerta, resa possibile grazie ai fondi del Fondo Nazionale Trasporti, si applica anche agli studenti che beneficiano di abbonamenti agevolati o gratuiti.
Infine, per agevolare l’utilizzo dei molteplici servizi di mobilità del territorio (oltre mille autobus, 320 auto, 100 scooter e il bikesharing aziendale) e promuovere una mobilità integrata, continuano gli investimenti nella digitalizzazione dei servizi, in ottica MaaS, per permettere di muoversi liberamente e in modo smart tra autobus, auto e scooter.
La strategia di Tper sta dimostrando come l’integrazione tra trasporto pubblico e condiviso possa migliorare la mobilità urbana, e come la collaborazione tra trasporto a domanda e quello tradizionale, a linea fissa, oltre a favorire una mobilità urbana sostenibile, permetta di soddisfare le diverse esigenze di spostamento dei cittadini, offrendo flessibilità e copertura capillare. Questo approccio ibrido è forse lo strumento più potente per ridurre l’uso delle auto private, il traffico veicolare e le emissioni inquinanti, contribuendo così a una maggiore vivibilità delle città.