24 Gen Individuati i 4 operatori che forniranno i monopattini in sharing a Torino
Dal 1° febbraio, Dott, Bird, Link ed Helbiz, saranno gli operatori di monopattini in sharing in servizio a Torino.
I rispettivi rappresentanti hanno incontrato ieri l’Assessora alla Mobilità del Comune di Torino, Chiara Foglietta che ha ribadito gli obiettivi prefissati dalla Città. La strategia è quella di ridurre il numero di operatori sull’area cittadina per diminuire l’eccessivo numero di veicoli in città e contrastare la sosta irregolare e l’abbandono dei mezzi in luoghi che diventano di intralcio alle persone. Pertanto gli operatori d’ora in avanti saranno solo quattro, ma ognuno di loro avrà una flotta potenzialmente più elevata: 750 veicoli ciascuno.
È previsto un aumento degli stalli per il parcheggio dei monopattini, che oggi sono già 1300, corredati da segnaletica orizzontale e verticale dedicata. La Città collaborerà inoltre con le aziende selezionate per predisporre campagne di formazione e sensibilizzazione con l’obiettivo di incentivare un utilizzo responsabile, per salvaguardare la sicurezza dei conducenti e degli altri utenti della strada.
Alla modifica delle linee guida è seguita l’indizione del bando per la selezione dei fornitori dei servizi, terminata a metà dicembre. “Il passaggio a una mobilità sostenibile è essenziale per la trasformazione ecologica delle città – commenta l’Assessora alla Mobilità Chiara Foglietta – In questo processo, il facile utilizzo, l’integrazione con il trasporto pubblico e una migliore interconnessione con gli altri comuni rappresentano requisiti importanti per il successo di un servizio ‘green’ come quello del noleggio dei monopattini.”
Nei prossimi giorni ciascun operatore sottoscriverà con la Città di Torino una convenzione che partirà il 1 febbraio 2023, con scadenza al 31 ottobre 2025. Prima della stipula, le aziende fornitrici dei servizi dovranno sottoscrivere una polizza fideiussoria per far fronte agli oneri di recupero dei mezzi da parte della Città nel caso di abbandono o sospensione dell’attività da parte dell’operatore e una polizza assicurativa con massimali di almeno 5 milioni per la responsabilità civile verso terzi, inclusiva di eventuali danni causati agli utenti del servizio, e almeno 5 milioni per la responsabilità civile personale del conducente.