04 Ott Primi dati del progetto “Pollicino” a Cagliari: una fotografia della mobilità urbana
Nel quadro delle attività della CTE di Cagliari, di cui la mobilità sostenibile rappresenta uno degli assi principali, sono stati presentati i primi risultati del progetto “Pollicino”.
Il progetto è consistito nella realizzazione di “Future Mobility Survey” (FMS), un metodo di analisi della mobilità delle persone che si muovono in un dato territorio, attraverso il coinvolgimento di un campione di cittadini che utilizzano un app mobile per il tracciamento degli spostamenti.
L’obiettivo dell’iniziativa cagliaritana è la formazione di un database di dati di mobilità impiegabile per molte attività strategiche e di supporto al governo della mobilità in un’ottica di transizione verde e digitale quali, ad esempio, pianificazione urbana e dei trasporti, gestione del traffico e sicurezza stradale, monitoraggio e valutazione dell’accessibilità, mobility management, analisi e orientamento dei comportamenti di mobilità.
I numeri del progetto
Il progetto, che si è svolto dal 18 aprile al 23 giugno 2024, ha visto un’ampia partecipazione: l’app è stata scaricata da 1.626 cittadini, con 1.075 utenti attivi. Il campione selezionato, composto da 600 “Pollicini”, è costituito per il 57% da donne e per il 40% da persone sotto i 45 anni. Questo campione ha fornito dati preziosi per una migliore comprensione delle abitudini di spostamento nella città.
Come si muove Cagliari
I dati raccolti mostrano che a Cagliari l’auto rimane il mezzo di trasporto dominante, rappresentando il 43,9% degli spostamenti nei giorni feriali, mentre i mezzi pubblici sono utilizzati dal 21,3% della popolazione. Tuttavia, c’è un dato incoraggiante: ben il 30,4% degli spostamenti è compiuto a piedi, dimostrando una significativa inclinazione dei cagliaritani verso modalità di mobilità attiva e sostenibile. Nel fine settimana, la percentuale di chi si sposta a piedi sale al 29,9%, mentre l’uso dell’auto aumenta fino al 56,9%.
Profili e abitudini
Per analizzare i diversi comportamenti di spostameto dei cagliaritani, l’indagine suddivide il campione indagato in cinque cluster di mobilità:
- Metabolici: si spostano a piedi o in bici e non possiedono un’auto.
- Sostenibili: utilizzano mezzi condivisi, bici o camminano, evitando l’uso di veicoli privati. Il 55% di loro ha meno di 35 anni.
- Megamixer: combinano diverse modalità di trasporto (pubblico, bici, piedi e veicoli privati). Rappresentano il 46% degli under 35.
- Autonomi: si spostano prevalentemente con mezzi privati, ma camminano anche. Il 23% ha meno di 35 anni.
- AutoMoto dipendenti: utilizzano esclusivamente auto o moto private e rappresentano la fascia con il più alto tasso di motorizzazione (48,6 kg di CO₂ emessi giornalmente).
Impatto ambientale e sfide future
I dati raccolti evidenziano un impatto significativo delle diverse modalità di trasporto sulle emissioni di CO₂. Gli “Auto-Moto dipendenti” sono il gruppo che emette più CO₂, con una media di 5,27 kg di emissioni giornaliere, mentre i “Metabolici” e i “Sostenibili” producono un impatto ambientale molto inferiore, rispettivamente 0,41 kg e 2,94 kg di CO₂ al giorno.
Questi dati dimostrano l’importanza di incentivare ulteriormente l’uso di modalità di trasporto condivise e di ridurre la dipendenza dall’auto privata, un obiettivo in linea con i traguardi di decarbonizzazione stabiliti dall’Unione Europea.
Conclusioni e prospettive future
Il progetto “Pollicino” a Cagliari segue l’esperienza pilota realizzata a Bologna, la prima città italiana ad adottare questa metodologia d’indagine. L’approccio partecipativo ha dimostrato come la collaborazione diretta dei cittadini possa fornire dati accurati e rappresentativi, utili per la pianificazione di politiche di mobilità più sostenibili.
A breve, sarà pubblicato il Rapporto completo dell’indagine, curato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e Transform Transport, che offrirà ulteriori approfondimenti sui risultati raccolti.
Questa iniziativa rientra nelle attività dell’Osservatorio Nazionale sulla Sharing Mobility, promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il supporto tecnico di Nordcom e GreenShare. Il successo del progetto rappresenta un passo avanti importante verso una mobilità urbana più sostenibile e consapevole, in cui i cittadini giocano un ruolo attivo nella trasformazione della propria città.